Cinque consigli per trasferirsi a Parigi
Da quando mi sono trasferita qui a Parigi sono numerosi gli amici, i conoscenti e gli utenti del web che mi chiedono spesso consigli sull’espatrio in Francia, in particolare nella Ville Lumière. Ogni esperienza è un caso a sé, quindi di certo non esiste il cocktail perfetto di consigli da fornire ad un expat in erba. Trasferirsi all’estero richiede tempo, consapevolezza e sacrificio, e nonostante tutti gi sforzi non è detto che il processo di integrazione sia tra i più facili. Uno degli obiettivi del mio blog è però sempre stato questo: dare una mano a chi vuole emigrare all’estero. Per cui vi presento oggi cinque consigli per facilitare il vostro trasferimento a Parigi.
1. Imparare il francese
Il primo dei miei cinque consigli riguarda la lingua: a Parigi, è di vitale importanza conoscere il francese. Non cedete alla tentazione del “tanto a lavoro parlo inglese”. Qualunque sia la meta dell’espatrio, la padronanza della lingua locale è imprescindibile.
Un ottimo francese vi aiuterà non solo sul lavoro, ma specialmente nel quotidiano: per aprire un conto in banca, fare la spesa, andare al cinema e comunicare con i locali. Interagendo con i madrelingua potrete anche imparare lo slang francese, capire l’ironia, le battute e soprattutto le sfumature linguistiche. Ricordate che una cattiva integrazione spesso parte da una scarsa comunicazione: chiunque ci sembrerà antipatico se non capiamo quel che ci sta dicendo. Per cui studiate bene la lingua e date fiducia ai locali: sono discreti e riservati, ma anche molto aperti e curiosi!
Se ne avete la possibilità, frequentate un corso accelerato in Italia, in modo da partire già con alcune nozioni. Per studiare il francese direttamente a Parigi, vi raccomando invece gli ottimi corsi municipali e quelli organizzati dell’Alliance française.
2. Se possibile, cercare lavoro prima ancora di cercare casa
Se è stato facile per me trovare un lavoro a Parigi, altrettanto non posso dire per la ricerca di un appartamento. Cercare casa è tra gli ostacoli più difficili per chi sogna una vita a Parigi, sia per l’alta domanda che per i prezzi elevati degli immobili. Per sormontarlo, una delle mosse vincenti può essere ottenere un contratto di lavoro prima ancora di un contratto di affitto.
L’indipendenza economica rappresenta un importante elemento di selezione per il proprietario, che si trova a scegliere l’affittuario ideale in base a vari parametri, tra cui le risorse finanziare. Con un buon posto di lavoro avrete già una garanzia in più per il vostro potenziale padrone di casa.
Nonostante la crisi, Parigi offre impiego in svariati settori. Con un po’ di sacrificio e un pizzico di fortuna, potreste ottenere una promessa d’assunzione ancora prima di trasferirvi. La ricerca di un lavoro e di una casa a Parigi merita però due articoli a parte!
3. Prepararsi ad affrontare la burocrazia
Insieme ai prezzi degli immobili, la burocrazia francese è un altro punto debole della vita parigina. Pur essendo senz’altro efficiente, ha il problema di essere piuttosto lunga, lenta e complessa. Malgrado l’avvento del digitale, per alcune procedure sono ancora richiesti quintali di documenti cartacei e fotocopie che più volte vi troverete a stampare e ristampare. E pregate affinché i vostri dossier non vadano persi all’improvviso: potrebbe succedere, costringendovi a ricominciare tutto dall’inizio!
Una strategia molto utile da adottare prima della vostra partenza è quella di preparare in anticipo una lista (non esaustiva) di scansioni e fotocopie:
- passaporto e carta d’identità;
- atto di nascita internazionale (tradotto in più lingue);
- tessera sanitaria;
- certificati vaccinali;
- eventuali certificati di matrimonio/PACS etc.;
- patente di guida;
- attestato di residenza fiscale in Italia (se avete ancora la residenza in Italia).
L’ideale è farne varie scansioni da salvare su più supporti, come computer, penne USB e hard disk esterno. E nel caso in cui mancasse qualche documento, non esitate a farvelo spedire da parenti o amici dall’Italia.
4. Armarsi di calma, coraggio e pazienza
Tra i miei cinque consigli questo vale per qualsiasi espatrio, che sia a Parigi o in qualunque altro paese. La capitale francese è una metropoli complessa, frenetica e non sempre ospitale al massimo. Potreste impiegare del tempo a integrarvi, adattarvi ai suoi ritmi e capire i suoi meccanismi. In tal caso, sappiate che è del tutto normale.
La vita da expat è un percorso ad ostacoli fatto di alti e bassi continui che anche il più fortunato tra gli espatriati si è trovato ad affrontare. Portate con voi in valigia una buona dose di calma e pazienza, che vi preparerà a far fronte al vostro difficile cambio di vita. Il coraggio di sicuro non vi manca: se avete deciso di espatriare, ne avete da vendere.
5. Ricordarsi che Parigi è vicina all’Italia… ma non è l’Italia!
Il fatto che Italia e Francia siano confinanti e che i francesi siano un po’ considerati i nostri “cugini d’oltralpe”, non fa di Parigi una città simile a quelle italiane. Le differenze culturali esistono, alcune più blande e altre più accentuate. Si ha un altro modo di relazionarsi, le dinamiche delle amicizie sono diverse così come quelle della burocrazia e amministrazione. Anche in questo caso, è normale che sia così.
Vi trovate in un paese diverso, con tradizioni, costumi e regole differenti. Prima imparerete a conoscere e rispettare queste diversità, più semplice sarà la vostra integrazione. Non andate nel panico e soprattutto non cadete nella trappola degli stereotipi: solo l’esperienza e la conoscenza riusciranno a farvi ricredere.
In bocca al lupo per la vostra avventura parigina!