Costo della vita a Parigi: facciamo chiarezza

Il costo della vita a Parigi è sempre stato molto alto e questo non è un mistero per nessuno. In particolare, al di là della bellezza dei palazzi Haussmann e dei monumenti storici, la Ville lumière lascia a bocca aperta i turisti anche per i suoi costi elevati.

Quanto possiamo però definirla cara?

La risposta è legata a vari fattori. Occorre sapere per quanto tempo si va a Parigi, se per lavoro o per turismo, dove si soggiorna e soprattutto come si decide di viaggiare. Ovviamente, chi sceglie un albergo in pieno centro, pranzo in bistrot di lusso e cena sulla Tour Eiffel spende molto di più rispetto a chi preferisce dormire in ostello e pranzare al sacco in una delle tante boulangeries. Ovviamente diventa fondamentale fissare un budget, per il quale è necessario conoscere orientativamente il costo della vita a Parigi.

Ristoranti e spesa alimentare: occhio al quartiere ed alla tipologia

I supermercati francesi sono leggermente più cari di quelli italiani, ma neppure troppo rispetto ad una grande città come Milano o Roma. In ordine crescente di prezzo, tra le catene di supermercati più note a Parigi troviamo le seguenti:

1. Aldi/Leader Price
2. Lidl
3. Auchan/Intermarché
4. Carrefour
5. Monoprix
6. Franprix

I prezzi di queste catene non sono fissi, perché il costo dei generi alimentari varia in funzione della marca ma anche del quartiere in cui si acquista. Ad esempio, un prodotto italiano acquistato sugli Champs Elysées avrà un costo più elevato rispetto allo stesso prodotto comprato a Barbès. In linea generale, questi sono gli attuali prezzi medi dei principali beni di primo consumo:

• baguette di pane fresco: poco più di 1 €;
• latte di mucca (1 L): 1,20 – 1,60 €;
• frutta locale (kg): 2-3 €;
• ortaggi di serra importati (kg): 3-4 €;
• uova biologiche (confezione da 6): 2-2,60 €;
• insalata fresca, al pezzo: 1-1,50 € (in base alla varietà);
• filetto di pollo o carne bovina (kg): 15-20 €
• pasta o riso (kg): 2-3 euro circa, in base alla marca;
• detersivi vari: dai 2 ai 6 euro al flacone (i detersivi per il bucato sono i più costosi);
• sapone, shampoo, bagnoschiuma: da 1 a 4 euro al flacone.

Nel fare la spesa,è importante scegliere bene il tipo di commercio e fare attenzione al rapporto qualità-prezzo. In sostanza, vi consiglio di confrontare attentamente i prezzi e di scegliere, quando possibile, solo prodotti francesi. Il biologico resta purtroppo un bene di lusso riservato a pochi eletti, ma sono sempre più frequenti le associazioni di produttori locali che vi permettono di acquistare del bio 100% francese a prezzi accettabili, come Bene Bono oppure PotagerCity.

Per bar, ristoranti ed altri locali, la regola è la stessa. Tutto dipende da cosa si sceglie e dal luogo in cui si va:

• Pizza margherita: 10-12 €;
• pizza elaborata: dai 16 ai 23 €;
• menu in ristorante asiatico: 10-15 €;
• piatto di carne medio: dai 18 ai 35 €;
• piatto medio di pesce: 20-35 €;
• porzione di patatine fritte: 5 €;
• tagliere misto di formaggi e salumi: 15-20 €;
• pinta di birra: 6-8 € (3-5 in happy hour);
• cocktails: 8-15 € in media (5-6 in happy hour);
• bicchiere di vino: 5-7 €;
• bibita analcolica: 2-5 €;
• caffè espresso/macchiato/lungo: 2-2,50 €
• cappuccino o cioccolata caldo: 4-5 €.

Uscire fuori a cena o per l’apéro può essere quindi abbastanza costoso. Di conseguenza, una cena casalinga resta l’opzione più economica, sebbene non sempre fattibile. Per risparmiare, privilegiate l‘happy hour ed i piccoli bistrot dei quartieri popolari o studenteschi, che offrono inoltre una vita notturna molto dinamica.

Affitto, bollette ed assicurazioni 

Altro aspetto purtroppo ben noto a tutti:  i prezzi esorbitanti delle case in affitto.

Una stanza in appartamento condiviso, a seconda del quartiere, può costare dai 400 ai 750 €. Un monolocale di 20-30 m2, dai 700 ai 1000 euro. Un appartamento con stanza da letto e salone di 60 m2, anche 2000 € se non di più. I prezzi potrebbero essere appena più bassi nelle periferie, sebbene mi sia capitato di visitare appartamenti in affitto lontani dal centro e dalla metropolitana per dei prezzi ugualmente “parigini”.

Per fortuna, il costo delle assicurazioni, nonché delle fatture mensili per elettricità, telefono ed internet, è decisamente più contenuto. In base ai consumi previsti e agli elettrodomestici usati, una bolletta dell’elettricità per un piccolo appartamento costa in media 25-40 € al mese. Le box internet, a loro volta, hanno un costo che varia dai 15 ai 30 € massimo. Le bollette del gas risultano invece molto più care, ma per mia esperienza gli appartamenti parigini con cucine a gas sono molto rari.

Non posso esprimermi con facilità su alberghi ed ostelli, perché a Parigi ne ho usufruito molto raramente. I prezzi, in media, restano comunque alti: 60-70 € a notte per un hotel a due stelle, anche 50 € a notte per una semplice camerata in ostello. Il rapporto qualità-prezzo, soprattutto per quanto riguarda l’igiene, non sempre riesce a soddisfare gli standard italiani e nordeuroepei. Ciononostante, prediligere la semplicità dei alloggi spartani può senz’altro aiutare ad abbassare il budget di una vacanza a Parigi.

Vita culturale: teatro, cinema e musei

Strano ma vero, a Parigi andare al teatro o ad un concerto costa meno di una cena in pizzeria. Nonostante il naturale aumento dei prezzi post-pandemia, la cultura resta a mio avviso un’attività decisamente a buon mercato. Croce nera solo sul cinema, che può costare fino a 15 € a persona nei fine settimana. Si può però usufruire di abbonamenti mensili e sconti per giovani e studenti, nonché biglietti a 5-6 € proposti dai comitati d’impresa.

I musei nazionali o privati, incluse le esposizioni temporanee, costano tra gli 11 e i 20 €, ma propongono spesso sconti interessanti per anziani, studenti o cittadini in cerca di impiego. La maggior parte dei musei parigini sono gratuiti per gli studenti europei under 26, e per tutti i visitatori la prima domenica del mese. Con un po’ di fortuna si può assistere ad un’opera lirica oppure ad un balletto all’Opéra de Paris per soli 10-15 euro, ma anche gli altri teatri offrono una vasta selezione di spettacoli a prezzi popolari.

Parigi è anche la città dei concerti: quasi tutti gli artisti pop-rock della scena internazionale fanno tappa nella capitale francese, ad un costo del biglietto raramente superiore ai 70 €. Siamo lontani dalla gratuità dei musei londinesi, ma la scelta culturale è comunque vasta e molto più economica di tante altre attività predilette dai turisti.

“Sì, ma in tutto questo… quanto si guadagna?”

Insieme alle domande sul costo della vita, questo è uno dei quesiti più gettonati che mi vengono posti su Parigi. Nel 2023, il salario medio di un dipendente francese corrisponde a 2340 € netti al mese (fonte INSEE), cifra che a mio parere permette di vivere abbastanza bene nel centro di Parigi, ma senza lussi particolari. La situazione è già più complicata se si hanno figli da mantenere oppure un mutuo da rimborsare. Gli stipendi ovviamente variano in base al settore, alla qualifica ed al titolo di studio, ma non sempre chi ha molteplici anni di esperienza ed una laurea specialistica riesce ad avere diritto ad un aumento più che meritato.

Per avere un’idea degli stipendi medi francesi per categoria, potete consultare questo link. Ma se mi si dovesse chiedere: “Secondo te gli stipendi sono proporzionati al costo della vita a Parigi?”, avrei la tendenza a rispondere di no. Tra inflazione e crisi post-pandemia, tutto in Francia è diventato molto più caro. Uno stipendio adeguato dovrebbe permettere di vivere dignitosamente, non solo di pagare affitto e cibo conservando qualcosa a fine mese. Da questo punto di vista, credo purtroppo che Parigi sia lontana anni luce da altre capitali europee.

Voi cosa ne pensate? Credete che a Parigi si possa vivere bene con uno stipendio medio? Fatemelo sapere!