L’importanza dello studio delle lingue nel percorso di espatrio
Un adeguato studio delle lingue è imprescindibile durante un progetto o percorso di espatrio. Le possibilità di apprendimento sono molteplici, tra scuole in presenza e numerosi corsi online. Tra questi ultimi, non posso che consigliarvi una nuova realtà come 17 Minute Languages, che propone un metodo veloce ed efficace basato su soli 17 minuti di studio al giorno.
Nonostante la sua importanza, la conoscenza delle lingue è puntualmente è uno dei punti più trascurati dai futuri expat, in particolare per lingue considerate “ostiche” come francese, tedesco ed olandese.
Soprattutto in Francia, dove l’inglese è relativamente poco parlato e studiato, un ottimo livello di francese è necessario già soltanto per motivi di “sopravvivenza”. Ma i motivi che rendono indispensabile lo studio della lingua locale non si fermano qui. Nei miei oltre 10 anni di espatrio, penso di averne trovati almeno tre molto validi.
1. Affrontare al meglio lavoro e burocrazia.
Sebbene in aziende internazionali la lingua d’uso sia l’inglese, in parecchi uffici è estremamente comune usare la lingua target del paese, soprattutto nei momenti conviviali. Non è raro inoltre che, nel caso della Francia, si preferisca fare riunioni di lavoro in francese se tutto il personale è francofone. Sentirsi a lungo “esclusi” da certe dinamiche può rivelarsi controproducente ed anche abbastanza fastidioso per chi il francese lo parla poco o per nulla.
Documenti importanti come contratti di lavoro, buste paga e dichiarazioni dei redditi sono ovviamente nella lingua locale, la cui scarsa conoscenza può facilmente condurre ad errori di comprensione e problemi burocratici di varia natura. Anche i siti ufficiali, in genere, sono consultabili soltanto in francese. Nessuno di voi, immagino, vorrà pagare delle tasse supplementari per sbaglio o comprare un collirio in farmacia al posto di uno spray nasale! Piccoli e grandi qui pro quo che possono essere risolti semplicemente con la padronanza della lingua.
Durante un appuntamento in banca od al municipio, non aspettatevi un inglese fluente da parte dei funzionari: come ho già sottolineato, il livello d’inglese in Francia non è alto e le persone non si sentono neanche in obbligo di studiarlo. Dopotutto, “siamo in Francia, qui si parla il francese”!
2. Socializzare e superare barriere culturali.
Uno dei pregiudizi più diffusi sull’espatrio? I francesi (e non solo) non saranno mai amici di un immigrato perché “freddi, asociali e fedeli alla propria cerchia ristretta di amici”. Potrei essere d’accordo solo sulla terza affermazione, dal momento che le dinamiche sociali in Francia (come in Olanda, Svezia, Danimarca etc.) sono realmente diverse da quelle italiane. Ma come si fa, invece, a definire freddo un popolo con il quale non si riesce neppure a comunicare? Tra due persone che non parlano la stessa lingua ci sarà sempre una certa distanza, così come il rischio di fraintendimenti. Inoltre, padroneggiare la lingua straniera permette anche di cogliere l’ironia, l’intonazione ed eventuali espressioni informali, tutte cose importantissime in un’esperienza all’estero.
Lo studio delle lingue in un progetto di espatrio non ha soltanto finalità puramente professionali. Con la giusta pazienza e determinazione diventa un’opportunità per abbattere barriere culturali, affrontare nuove sfide e, alla fine, rendersi conto che i locals del paese ospitante non sono poi così freddi e poco accoglienti.
Ripeto spesso che la volontà di imparare una lingua è il primissimo segno di curiosità verso una cultura nuova. Nel caso dei francesi, credetemi, questo viene estremamente apprezzato.
3. Aprire ed allenare la mente.
Un proverbio della Repubblica ceca recita: Imparate una nuova lingua ed avrete una nuova anima. Non potrei essere più d’accordo.
L’apprendimento delle lingue è cibo per l’anima come poche altre cose nella vita, e soltanto chi ha il piacere di parlare due o più idiomi stranieri può capirlo. Ad ogni parola nuova, la mente si apre ad un’infinita rosa di possibilità, come se scoprisse un paese nuovo ogni giorno. Se siete poliglotti, fateci caso: quando parlate inglese vi sentite gli stessi di quando parlate italiano? Cosa cambia nel vostro tono di voce quando invece parlate francese? Accade quel che io chiamo “la magia del multilinguismo”, che rende ancor più importante ed affascinante il percorso di studio delle lingue durante l’espatrio.
Se avete altre domande sull’apprendimento delle lingue o volete trovare il metodo più adatto a voi, scrivetemi e prenotate subito una chiamata gratuita!
*(articolo in collaborazione con 17 Minute Language)