Ho la cittadinanza francese! Vi racconto come.
Ormai non ci speravo più, ma alla fine è successo davvero. Il 2 luglio 2024, ho ottenuto la cittadinanza francese.
Una brevissima mail finita nello spam ha dato fine ad un’attesa durata 19 mesi, accompagnata da una buona dose di pazienza e non poche perplessità. Durante l’estate 2024, ho aggiunto un ulteriore, importante tassello alla mia decennale vita da emigrante.
Vi starete chiedendo perché. Cosa ha spinto una cittadina UE a chiedere la cittadinanza francese?
Sapevo che sarebbe stato lungo e faticoso, ma ho deciso di soffermarmi soltanto sui vantaggi di questa opportunità.
Ho inviato la mia prima domanda di cittadinanza verso la fine del 2022, dopo esattamente 9 anni di vita all’estero. Un lasso di tempo in cui ho sentito, in qualche modo, di meritare la nazionalità francese: ho sempre lavorato, pagato regolarmente le tasse, rispettato le regole, ma soprattutto ho imparato ad integrarmi ed adattarmi ad una nuova cultura che con il tempo ho fatto mia. Non sempre tutto è andato secondo i piani, ma riconosco di averci messo tutto l’impegno possibile.
Last but not least, desideravo avere diritto al voto: da cittadina UE potevo già partecipare alle elezioni municipali ed europee, ma non mi bastava più. In un periodo storico di incertezze ed astensionismo alle stelle, volevo sentirmi parte di qualcosa di grande e votare a tutte le elezioni, comprese presidenziali e legislative accessibili ai soli cittadini francesi.
Quali sono i requisiti per diventare cittadino francese?
La cittadinanza francese viene principalmente ottenuta in 3 modi:
- Per nascita: se almeno uno dei due genitori è cittadino francese, i figli avranno direttamente la nazionalità. Regole e requisiti diversi sono richiesti ai cittadini nati in Francia da genitori stranieri, come indicato dal sito ufficiale Service-Public.fr;
- Per matrimonio con un cittadino francese, o altro legame di parentela;
- Per naturalizzazione, come nel mio caso.
Per essere naturalizzati, è fondamentale:
- avere una buona cultura generale sulla storia, politica, geografia ma soprattutto lingua francese, che dovrete conoscere ad un livello almeno B1;
- risiedere regolarmente in Francia da almeno 5 anni, oppure 2 se siete in possesso di un diploma francese (dottorato, laurea triennale etc);
- essere in regola con le tasse ed economicamente indipendenti;
- non avere precedenti penali di nessun tipo;
- presentare un attestato recente (meno di due anni) di conoscenza della lingua francese. Al momento gli unici due accettati sono il TCF, rilasciato da France Éducation International ed il TEF della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris Île-de-France. Se avete superato un esame DELF/DALF più di due anni fa, non fate il mio stesso errore: non inviatelo perché non sarà accettato, e dovrete ricostituire il dossier dall’inizio! Moltissime scuole di lingue in Francia vi consentono di superare questo test, il cui costo si aggira intorno ai 150-160 euro.
Avete i requisiti? Primo passo, preparate il DOSSIER!
Ormai lo sapete: in Francia amiamo la cosiddetta paperasse! Non si perde mai occasione per richiedere miliardi di documenti, sempre gli stessi, che puntualmente rischiano di essere persi, dimenticati o peggio ancora considerati non validi perché vecchi di più di 3-6 mesi. Non esitate a produrre scansioni e fotocopie in abbondanza, in modo da avere un doppione sempre in archivio. I documenti richiesti possono variare, ma potrete fare una simulazione della lista richiesta sul sito ufficiale, specificando la vostra situazione.
In ogni caso non mancano mai i documenti fiscali, come dichiarazioni dei redditi degli ultimi 3 anni ed ultime 3 buste paga. Preparatevi anche a fornire una copia del vostro contratto di lavoro, oppure un certificato relativo agli ultimi 3 impieghi.
Attenzione alle traduzioni! Se di un documento è richiesta la versione in francese, sappiate che il documento in italiano non sarà accettato. Siate quindi pronti a spendere un po’ di soldi in traductions assermentés di certificati di matrimonio, fedine penali etc. Consiglio inoltre di non inviare fotocopie se vi è richiesto l’originale del documento. Questo piccolissimo errore da parte mia mi è costato il rinvio di un enorme malloppo di documenti, con ulteriori perdite di tempo e denaro.
Da febbraio 2023 è finalmente possibile inviare il dossier online, attraverso la piattaforma NATALI. Questo vi permette di risparmiare i 30-35 euro che spendereste per l’invio del dossier cartaceo. Di per sé, la procedura di naturalizzazione è gratuita, fatta eccezione per la marca da bollo obbligatoria, da 55 euro. Tuttavia, tra test di francese, traduzioni certificate ed eventuali invii postali, potreste spendere fino a 250 euro.
Secondo passo: il colloquio alla Prefettura.
Se il vostro dossier è completo, dopo 3-4 settimane dovreste ricevere una lettera di conferma con relativo numero identificativo, il numéro de suivi. Se nel frattempo la vostra situazione evolve, siete tenuti a notificarlo rapidamente all’ufficio competente, inviando certificato di matrimonio, un nuovo contratto di lavoro etc. Dopo circa 6 mesi, invece, riceverete per posta la tanto attesa convocazione all’entretien de naturalisation, un colloquio di durata variabile e finalizzato a provare la vostra integrazione nella società francese, e la vostra conoscenza della storia e politica francese. Nella lettera di convocazione è inclusa una lista di documenti da presentare il giorno del colloquio, originali oppure in fotocopia.
Tutte le informazioni che il candidato è tenuto a sapere sono incluse nel Livret du citoyen, disponibile online gratuitamente. Le domande possono essere di varia natura, dai nomi di tutti i re di Francia all’autore della Marseillaise, da “dove si trova la Guyana” al vostro piatto francese preferito. Al colloquio di naturalizzazione dedicherò un articolo a parte, vista la complessità dell’argomento e le tante cose da dire in merito.
Terza tappa: calma e pazienza, non vi resta che aspettare.
Concluso il colloquio, aspetterete per almeno 6-12 mesi un messaggio oppure una lettera, che finalmente vi annuncerà che siete diventati cittadini francesi. Onde evitare di perdere informazioni importanti, allo scadere dei 6 mesi non esitate a contattare il funzionario di riferimento per ottenere informazioni sul vostro dossier. Il famigerato messaggio potrebbe non arrivare mai, mai essere notificato oppure, come è successo a me, finire nello spam!
Ed adesso? Ho già preso appuntamento per il rilascio dei documenti francesi, mentre aspetto la data per i “festeggiamenti ufficiali”. Ma anche di questo, ne parlerò nei prossimi articoli.
Se anche voi state per chiedere la cittadinanza francese ed avete bisogno di un accompagnemento personalizzato, sappiate che anche questo fa parte dei miei servizi.