Diventare cittadini francesi: il colloquio di naturalizzazione
Il 2 luglio 2024, data memorabile, mi sono ufficialmente “naturalizzata”. Il colloquio di naturalizzazione francese in Prefettura, non ho dubbi, è stata la tappa in assoluto più temuta!
La costituzione del dossier metterebbe a dura prova anche l’expat più paziente, ma in confronto è sembrata una passeggiata. Almeno in termini di preparazione ed, ebbene sì, ansia! A niente sono serviti anni di esperienza in tasse, contratti di lavoro, scartoffie e dichiarazioni dei redditi.
La convocazione per il colloquio di naturalizzazione avviene almeno 6 mesi dopo la data di validazione del dossier. La durata dell’attesa può variare in base al comune di residenza, alla vostra situazione personale e molto altro. Dopo aver inviato il dossier a dicembre 2022, la mia domanda è stata accettata a gennaio 2023, ma la convocazione per il colloquio è arrivata soltanto durante l’estate 2023. Il fatidico colloquio, in tutta calma, ha avuto luogo a fine ottobre 2023.
Dopo aver ricevuto la convocazione, avrete quindi ulteriori mesi per prepararvi alle domande che sanciranno il vostro essere “abbastanza francesi”.
Cosa aspettarsi dal colloquio di naturalizzazione francese?
Con una buona cultura generale non è nulla di insormontabile, ma va comunque preparato un minimo. Il suo scopo è capire se siete ben integrati nella società francese, se rispettate i valori della Repubblica, conoscete la storia francese, i piatti tipici e l’attuale situazione politica. Ma soprattutto, servirà a comprendere le vostre motivazioni, al perché volete diventari cittadini francesi. Dare come motivazione “voglio andare a votare e smettere di fare le code al Consolato italiano” non è di certo la risposta giusta! Per diventare cittadini francesi ci vuole decisamemente qualcosa in più.
Storia, politica e geografia francese
Sono argomenti molto importanti per i francesi, per cui aspettatevi parecchie domande durante il colloquio di naturalizzazione. Molto probabilmente vi verrà chiesto:
- come si chiamano gli ultimi dieci presidenti della Repubblica;
- nome e cognome di chi ha scritto la Marseillaise;
- descrizione dei valori repubblicani di libertà, fraternità, egalità e soprattutto laicità;
- quali sono i simboli della Francia;
- cosa si festeggia l’11 novembre;
- quando è stata abolita la schiavitù in Francia;
- dove si trovano La Réunion e la Guyana;
- composizione del Parlamento francese;
- nomi di personalità francesi di spicco etc.
Politica ed attualità sono all’ordine del giorno nei media nazionali. Con un minimo di curiosità basterà poco per dare la risposta esatta. Tutti gli argomenti più importanti e frequenti sono riportati nel Livret du Citoyen, consultabile gratuitamente online e che vi consiglio di studiare con grande attenzione.
Motivazioni personali, cultura e società
Due domande che vi verranno fatte praticamente sempre è: “Perché volete naturalizzarvi? Perché avete scelto la Francia?”
Ognuno ha le proprie motivazioni, tutte validissime: partner francese, desiderio di votare alle elezioni presidenziali e legislative, residenza nel paese da ormai molti anni. Qualunque sia la vostra risposta, nessuno vi giudicherà. Ma il mio consiglio è di aggiungere un tocco di “sentimento” alle vostre motivazioni. Dovrete dimostrare che non volete diventare cittadini francesi per ragioni puramente burocratiche. Siate pronti a dichiarare, a vostro modo, un legame più o meno forte con il paese ospitante, ad esserne riconoscenti, ad aver creato un “sodalizio” con la Francia attraverso anni di studio, legalità e lavoro onesto.
L’integrazione, ovviamente, passa anche dalla cultura generale. Potrebbero quindi anche chiedervi se conoscete pietanze o artisti francesi, quali sono i vostri preferiti, se avete amici francesi (spero rispondiate sempre di sì!) e se interagite con persone francesi nel vostro quotidiano. Dovrete sentirvi non soltanto expat, ma parte integrante della società in cui avete deciso di vivere. Non vi si chiederà mai di rinnegare le vostre origini, ma dimostrare che per tanti anni non siete rimasti sempre e solo nella “bolla degli internazionali”.
Ultimo ma non per importanza: altri documenti da portare!
Pensavate davvero che le scartoffie si sarebbero limitate al dossier? Nella lettera di convocazione al colloquio troverete una lunga lista di fotocopie o documenti originali da presentare.
Se nel frattempo la vostra situazione è cambiata (disoccupazione, nuovo lavoro, nuovo indirizzo), sarete tenuti quondi ad aggiornare il dossier il giorno del colloquio, fornendo i giustificativi opportuni. Attenzione a portare tutto ma proprio tutto ciò che è richiesto. Un documento mancante potrebbero rimandare il vostro colloquio o comprometterne il risultato.
Oltre a consultare il Livret du Citoyen, vi consiglio alcune fonti che per me sono state molto utili:
200 Questions d’entretien de Naturalisation Française 2024
Guide_reussir_entretien_naturalisation.pdf
Blog | 120 Questions pour l’Entretien de Naturalisation en 2024
Oltre alle numerose risorse gratuite presenti online, potete fare appello alla mia esperienza “sul campo” prenotando una consulenza personalizzata. Sarò come sempre felice di guidarvi in questa difficile ma emozionante esperienza della naturalizzazione francese!